Nell'orto abbandonato ora l'edace
Muschio contende all'ellere i recessi,
E tra il coro snelletto dei cipressi
S'addorme in grembo dell'antica pace
Pan. Sul vasto marmoreo torace,
Che i convovoli infiorano d'amplessi,
Un tempo forse con canti sommessi
Piegò una ninfa il bel torso procace.
Deità della terra, forza lieta!,
Troppo pensiero è nella tua vecchiezza:
Per sempre inaridita è la tua fonte.
Muore il giorno, e nell'alta ombra inquïeta
Trema e s'attrista un canto d'allegrezza:
Lunghe ombre azzurre scendono dal monte.
(poem by Antonio Rubino)
Listen to mezzo-soprano Elisabetta Lombardi's rendition after the jump.